E’ positivo il bilancio del secondo ‘ritiro’ della TeAm dall’introduzione del sistema sperimentale per la tariffa puntuale. Chi non ha ancora il contenitore taggato viene avvisato: c’è tempo fino a giugno per prenderlo
TERAMO – E’ decisamente positivo il primo bilancio del secondo ‘ritiro’ del Rur, il rifiuto secco indifferenziato, conferito dai teramani, da quando (dal 5 marzo) è cominciato il conferimento con il nuovo mastello da 35 litri distribuito di recente dalla Teramo Ambiente, nella sperimentazione del servizio che porterà alla tariffazione puntuale. In molti casi la percentuale di conferimenti è dimezzata rispetto al precedente sistema, segno che i cittadini differenziano meglio.
Sono stati lo stesso presidente della TeAm, Sergio Saccomandi e l’assessora all’ambiente Graziella Cordone, a verificare direttamente, di persona, la qualità della risposta degli utenti teramani. Assieme al vigile ecologico Vincenzo Calvarese e al personale accertatore, hanno registrato il corretto conferimento del rifiuto secco nei mastelli grigi.
Da questa mattina, gli utenti che hanno ancora il vecchio mastello grigio (quello più piccolo e non taggato), hanno trovato su di esso la segnalazione di ‘mastello scaduto’, con l’invito a recarsi a ritirarlo (c’è tempo fino a giugno). Dal giro in città è venuto fuori un profilo di utente teramano virtuoso e consapevole, che conferma il dato, confortante e prezioso, del 75% di quota raggiunta nella raccolta differenziata a Teramo. Solo in pochissimi casi è stato registrato un conferimento non conforme: le utenze saranno contattate da personale TeAm e riceveranno indicazioni e consigli su come e cosa esporre nel giorno del ritiro del ‘secco’.
Tutte le informazioni raccolte dagli operatori – che girano con un palmare in grado di ‘leggere’ il tag sul mastello e assegnare il conferimento all’utenza collegata nel ruolo Tari e che sarà conteggiato sul totale di 26 in un anno – da qui al 31 dicembre giorno in cui si concluderà la sperimentazione, serviranno a TeAm per tarare al meglio le esigenze di smaltimento di ciascun nucleo famigliare, e disegnare un numero medio di conferimento sul quale calcolare poi la tariffa ‘puntuale’.




